Il Cheratocono
Il cheratocono è un’alterazione della curvatura della cornea, che induce astigmatismo irregolare, spesso associato a miopia.
Può essere bilaterale e manifestarsi nei due occhi in tempi diversi. È un disordine lentamente progressivo, che può impiegare alcuni anni per svilupparsi e che può arrestarsi in qualsiasi stadio della sua evoluzione.
Il cheratocono è una condizione non infiammatoria della cornea. Si evidenzia con un progressivo assottigliamento in un’area corneale che subisce una trasformazione: dalla normale forma a cupola ad una forma a cono. Il nome ‘cheratocono’ deriva infatti dal greco ‘kerathokonus’ e significa ‘cornea conica’.
La cornea è una struttura trasparente a forma di cupola che ricopre l’occhio. Insieme al cristallino, la cornea è responsabile della messa a fuoco delle immagini provenienti dall’esterno. Un’anormalità della cornea o un’alterazione della sua superficie possono determinare disturbi importanti nel modo in cui vediamo il mondo.
Le cause
Il cheratocono è conosciuto sin dall’antichità ed è stato ben descritto dalla metà del XIX secolo, ma le cause che portano al suo sviluppo rimangono tuttora oscure. Tra le possibili cause:
- fattori ereditari o genetici
- alterazioni metaboliche dell’organismo, soprattutto di tipo vitaminico ed endocrino, che alterano il tessuto corneale;
- si può presentare in associazione con alcune rare affezioni, incluse alcune malattie allergiche autoimmuni, la sindrome di Down, la sindrome di Ehlers-Danlos, la sindrome di Marfan, la distosi craniofacciale e la osteogenesi imperfetta (tutte condizioni di origine genetica);
- è stato ipotizzato che anche strofinarsi eccessivamente gli occhi possa giocare un discreto ruolo in questa patologia.
E’ necessario raccogliere informazioni particolarmente accurate sulla condizione generale di salute del paziente affetto da cheratocono, con l’obiettivo di identificare eventuali disfunzionalità o comportamenti che possono avere un’influenza negativa sulla sua condizione visiva.
I sintomi
I sintomi del cheratocono sono dati dalla forma a cono che la cornea assume, che porta a:
- visione sfuocata;
- immagini distorte;
- progressiva impossibilità di correzione del difetto visivo con occhiali;
- elevata sensibilità alla luce;
- difficoltà alla guida notturna (aloni);
- mal di testa ed affaticamento visivo;
- irritazione oculare.
La progressione della malattia, invece, prevede:
- un aumento della miopia e dell’astigmatismo;
- difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti da tutte le distanze;
- un’acuità visiva inferiore durante le ore notturne;
- opacità corneale (data da un avanzamento veloce della patologia e dalla formazione di cicatrici sulla cornea).
Il segno caratteristico del cheratocono è l’astigmatismo irregolare, in cui gli assi del difetto visivo non sono perpendicolari tra loro e la sua presenza conferma la diagnosi per questa patologia.
La diagnosi
La presenza di astigmatismo irregolare viene considerata un segnale d’allarme per il cheratocono.
Gli esami per verificarne la presenza sono:
- esame della vista (misurazione del visus);
- topografia corneale;
- esame con lampada a fessura;
- pachimetria corneale;
- cheratometria.
È possibile sottoporsi a questi esami prenotando un check-up refrattivo, utile anche a verificare la presenza di patologie oculari e la candidabilità alla chirurgia per la correzione dei difetti visivi.
Il trattamento
Le tecniche per la cura del cheratocono e per migliorare l’acuità visiva in pazienti con cheratocono includono:
- l’uso di occhiali
- applicazione di lenti a contatto di varia natura
- impianto di anelli corneali intrastromali (INTACS)
- il cross linking della cornea con riboflavina
- il laser per rimuovere cicatrici o noduli all’apice del cheratocono
- nei casi più gravi il trapianto di cornea lamellare o perforante a tutto spessore.
La topografia corneale nel cheratocono è essenziale per stabilire quale sia la cura più indicata.
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