Ipermetropia
L’ipermetropia, escluse la rare cause da addebitare al cristallino, è in genere provocata da una cornea eccessivamente piatta oppure da un bulbo troppo corto.
Nell’occhio che non è in grado di accomodare, ovvero di aumentare la curvature del cristallino e quindi la convergenza del fascio di luce che arriva all’occhio (ad esempio in un soggetto che ha superato i 60 anni, oppure con la pupilla dilatata dai colliri), la radiazione luminosa viene messa a fuoco dietro la retina e la visione dell’ipermetrope risulta annebbiata a tutte le distanze, ma soprattutto da vicino.
Quando viene compensata dall’accomodazione (nei gradi lievi e nei soggetti giovani), l’ipermetropia può rimanere asintomatica e quindi nascosta a lungo, oppure essere rivelata soltanto da sintomi di affaticamento (nausea, pesantezza oculare, cefalea, vertigini, improvvise eclissi visive, bruciori oculari, difficoltà di concentrazione, tendenza allo strabismo convergente) legati all’eccesso esercizio del muscolo ciliare, che viene sollecitato anche in condizioni che normalmente sono di riposo funzionale, come ed esempio guardare lontano, all’orizzonte.
Si tratta comunque di un difetto della vista molto diffuso, almeno quanto la miopia, che in genere “viene fuori” con il passare degli anni, in soggetti che hanno sempre visto bene in gioventù e che assistono impotenti al progressivo deterioramento qualitativo della loro funzione visiva.
L’ipermetropia viene definita moderata sotto le 4-5 diottrie, elevata per valori diottrici superiori alle 6 diottrie.
Il trattamento
L’ipermetropia lieve viene compensata, specialmente in giovane età, dallo sforzo visivo del cristallino, che contraendosi riporta il fuoco sulla retina, mentre quella media o elevata invece richiede l’uso permanente di occhiali o lenti a contatto.
Viene corretta con le stesse tecniche con cui si corregge la miopia, perciò anche tramite la chirurgia laser PRK anche se applicata in maniera diversa: il compito della chirurgia laser è quello di incurvare la cornea asportando il tessuto nella parte periferica, mentre nel trattamento della miopia essa viene appiattita.
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